mercoledì 5 dicembre 2007

ESSERE AL SETTIMO CIELO



Quando l´autunno sfogliava le gole /
la luna si bagnava nell´estensione del nulla
e gli uccelli partivano per il mai.
Quando in petto una speranza non c´era /
piangeva l´alba
e si asciugava disolata /
un uomo e il suo sorriso e le sue mani
d´erba
e la sua pelle di mele
venne e si impietosì /
benedisse /
e una canzone che è vicina a Dio /
lo sfiorò.
Venne per innescare con carezze le
mattine
ed ubriaccare l´aria con la sua bocca...
svegliò gli alberi /
sradicò le malerbe:
travolse il mio mondo con parole.
Una notte / in un istante inconcepito
da una nuvola di miele /
quando cedevano le ultime mie difese
dal mio cuore infiammato /
la pele non respirava
e il vuoto assediava...
un artigiano dell´Olimpo / un saggio /
un mago con il suo stormo di colombe /
con passi di eternità
ed occhi d´incendio...
un incantesimo / un bagliore /
un sole / uno splendore
arrivò regale e magnanimo /
e rimase per sempre.

e fu come essere nel settimo cielo.
Fu come concepirlo e concepirmi...
come partorirlo e risuscitarmi:
irripetibile.

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